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La “Montagna” entra in Europa

“La Montaña” entra in Europa

Di Andrea Cegna

“La Montaña” e lo “Squadrone 421” sono in arrivo. Attraccati alle Azzorre hanno ricevuto i visti per entrare in Europa. Al termine della pausa di rito, di qualche ora sulla terra ferma per riposarsi, riempire la stiva e scattare qualche foto, ripartirà alla volta di Vigo. Le notizie che rimbalzano dalla nave dicono che “se tutto andrà bene” domenica 20 giugno la delegazione zapatista sarà al largo del porto della città galiziana.

Non sappiamo che cosa accadrà, la legislazione spagnola, ad oggi, vieta a cittadini messicani, almeno fino a fine mese di giugno, di entrare nel paese se non per comprovati motivi di lavoro, salute e famiglia. Il visto rilasciato alle Azzorre non significa, quindi, matematica certezza di poter sbarcare a Vigo. Tra qualche giorno lo sapremo.

Quello che sicuramente sappiamo è che sulla nave, oltre all’equipaggio e allo “Squadrone 421” ci sono alcuni e alcune del collettivo de “Los Tercios Compas” e “Per documentare il viaggio via mare ci sono María Secco, cineasta-fotografa indipendente, e Diego Enrique Osorno, reporter indipendente. Come squadra di supporto della delegazione zapatista c’è Javier Elorriaga” come si evince dall’ultimo, ad oggi, comunicato del SupGaleano (https://enlacezapatista.ezln.org.mx/2021/06/11/isole-azzorre-portogallo-europa/).


Il comunicato così si apre “Con il suo faccino incipriato, rinnovato e il ponte pulito, risistemate le vele – dopo aver lasciato Cienfuegos, Cuba – il 16 maggio La Montaña si è diretta ad Oriente. Ha costeggiato la spiaggia di Las Coloradas e, con la Sierra Maestra alla sua sinistra, è stata nuovamente accompagnata dai delfini convocati da Durito Stahlkäfer, che ha imprecato quando sono passati davanti all’aberrazione statunitense di Guantanamo. Di fronte ad Haiti le balene hanno salutato il suo passaggio e Durito e il Gatto-Cane sono sbarcati sull’isola di Tortuga adducendo qualcosa su un tesoro sepolto… o da seppellire. A supporto della squadra di supporto, Lupita, Ximena e Bernal hanno vomitato fraternamente, anche se credo avrebbero preferito supportare in altro modo. A Punta Rucia, Repubblica Dominicana, La Montaña si è tenuta a riposo e cauta a causa dei forti venti contrari. Il 24 maggio, all’alba e a vele spiegate (“per non spaventare il vento”, ha detto il capitano Ludwig), La Montaña si è diretta a nord. Ora sono state le orche a salutare La Montaña che lasciava le acque dei Caraibi. Tra il 25 e il 26 maggio, la nave schizofrenica – lei crede di essere una montagna – ha aggirato le Bahamas e il 27 si è diretta a Nordest, in mare aperto, Duc in Altum”.

Con l’arrivo de “La Montaña” si comincerà a capire come l’invasione dal basso dell’Europa proseguirà.

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